E ALLORA!!!!! DA CICOGNA A POGALLO COL SUONO DEL FIUME E IL VENTO FRA I CAPELLI. COL BOSCO, DENTRO IL BOSCO. NATURALE TORNA IL RICORDO IL GIORNO DOPO. GRAZIE A CHI C’ERA, CHI CI SAREBBE STATO E CHI NON HA POTUTO ESSERCI…..ALLA PROSSIMA E COMUNQUE UN ABBRACCIO A TUTTI DAL C.A.C.

C’era una volta un bosco magico…..la fiaba inizia così e così è iniziata la salita.

Passo dopo passo avvolti da un bosco fresco e ombroso ma solare avanziamo verso la meta, l’alpeggio di Pogallo.

questo è l’inizio del sentiero

cammina,cammina……

verdi, azzurri i colori si inseguono….

acqua limpida trasparente fresca sopratutto libera…..

libera di cascare di correre e volare…

le foglie si diradano la luce è più forte la meta si avvicina…..

eccoci, tutti a Pogallo.







e prima di tornare un saluto ed un omaggio dal c.a.c. a loro che qui morirono per dirsi vivi:



Ed ora la fame si fa pungente ed il passo seppur stanco non si ferma….si torna a Cicogna



E VISSERO TUTTI FELICI E CONTENTI.
RINGRAZIAMO IL CIRCOLO ARCI DI CICOGNA

RINGRAZIAMO
Agriturismo Corte Merina
Nel cuore del Parco Nazionale della Val Grande
Versione Italiana
Contatti
Loc. Merina
28801 Cicogna (VB)
Cell 335/5947526 – 347/7910600
E-mail: info@cortemerina.it
Web: http://www.cortemerina.i…
Si parla IngleseSi parla Tedesco

L’Agriturismo propone la degustazione di taglieri con formaggi e salumi di produzione aziendale, possibilità di pranzi e cene su prenotazione.
La cucina è casalinga, sono proposti piatti della tradizione contadina locale. Ricetta tipica è il capretto arrosto o il salmì di carni caprine o ovine accompagnate da abbondante polenta.
L’Agricampeggio
Con l’agriturismo e il campeggio abbiamo unito l’attività agricola a quella turistica per offrire la possibilità di un gradito ristoro e soggiorno.
Il campeggio dà la disponibilità di piazzole per tende da 2 a 4 posti, con corrente elettrica, bagno e doccia calda.
Per pernottamenti o soggiorni prolungati è possibile affittare una baita (con 5 posti letto, cucina attrezzata, bagno).
La stagione consigliata per escursioni prolungate nel territorio va da marzo a ottobre, che coincide con la nostra produzione di formaggi freschi.
I Nostri Prodotti
Corte Merina è una piccola azienda agricola a conduzione familiare; da circa 10 anni ci dedichiamo alla produzione di formaggi di latte di capra con lavorazione artigianale a latte crudo e di salumi di carne suina e caprina del nostro allevamento.
Siamo aperti tutto l’anno con un piccolo punto vendita facilmente accessibile dove poter acquistare e assaggiare formaggi e salumi a seconda della disponibilità stagionale.>>>
Cicogna è la piccola capitale del Parco Nazionale Val Grande ed unico centro abitato al suo interno.
Da qui la Val Grande si percorre solo a piedi, seguendo sentieri natura tra boschi e montagne ricche di fascino. Passato e presente si fondono in un ambiente difficile e straordinario dove il silenzio sembra più pesante e misterioso.>>>

CONSIGLIO UNA VISITA A QUESTO SITO:
http://www.iborderline.net/
ALLA PROSSIMA GRAZIE IL C.A.C.

Se non ora quando un paese per donne? Il raduno di Siena
Domenica 26.06.2011 12:00

di Carlotta Addante

“whatWOMENwant. Donne o manichini?” è la mostra fotografica di Valentina Cusano, fotografa e direttore artistico presso l’Accademia dello Spettacolo di Milano. Le foto sono state esposte nel locale milanese “Le Maschere” dal 18 maggio al 21 giugno e sono in attesa di una nuova destinazione. La mostra è composta da una serie di fotografie di manichini di donna in vetrina e vuole denunciare la mercificazione del corpo femminile nella società moderna. “Vogliamo essere trattate come manichini o per quello che abbiamo dentro?”, si è chiesta Valentina mentre usciva ogni notte per fotografare le vetrine in diverse città.

Ti amo da vivere: la storia d’amore di Nina e Laura. Il primo romanzo di Valentina Cusano

Le donne del comitato Se non ora quando, dopo il grande successo della manifestazione del 13 febbraio scorso, tornano a far sentire la loro voce il 9-10 luglio con una riunione nazionale aperta a tutti. “Molla tutto e vieni a Siena”, è il leitmotiv del video di promozione dell’evento realizzato da Cristina Comencini con protagoniste le attrici Claudia Pandolfi e Valentina Lodovini.

“Se non ora quando è un grande patto tra donne dove confluiscono sia diverse associazioni femminili che donne singole – spiega ad Affaritaliani Laura Onofri dell’Associazione Di Nuovo. “Siena è la prima tappa dove riunirci tutte, anche chi è nato dopo il 13 febbraio, e iniziare a costruire insieme la nostra rete”. I temi saranno ovviamente le donne, in particolare l’immagine distorta che di loro passa sui media ma anche i problemi relativi al mondo del lavoro e alla maternità.

I dati Istat parlano chiaro, come si può leggere sul sito del comitato dedicato all’evento senonoraquandosiena910luglio.wordpress.com: “le donne italiane studiano, si professionalizzano, raggiungono livelli di eccellenza in molti campi. Ma sono donne, vogliono esserlo, e questo basta, nel nostro Paese, perché non entrino nel mercato del lavoro (il 50% è senza occupazione) o perdano il lavoro, spesso precario, se scelgono di diventare madri”.

“Saranno due giorni pieni – assicura Laura Onofri – e sicuramente interattivi perché dal successo a teatro dello spettacolo Libere di Cristina Comenicini abbiamo capito che serve un nuovo linguaggio delle donne e sulle donne”. Perché è stata scelta proprio la città di Siena come luogo di ritrovo? “Prima di tutto perché a Siena abbiamo riscontrato una grande disponibilità, anche da parte del sindaco, tanto che ci è stata data una bellissima location, Santa Maria della Scala. Secondariamente non volevamo essere sempre romanocentriche e Siena è una città turistica di media dimensioni con molta ricettività alberghiera ed è un punto d’incontro comodo per tutte. E poi 25 anni fa a Siena c’è stata una riunione importante del movimento delle donne…”.

Appuntamento quindi per tutti, uomini compresi, il 9 e 10 luglio a Santa Maria della Scala a Siena perché SE NON ORA QUANDO UN PAESE PER DONNE?
VERBANIA LETTERALTURA:
Comencini_01VERBANIA – La Comencini a LetterAltura ha raccontato il suo film girato a Macugnaga

*“Tutta la mia vita ho sentito parlare di crisi del cinema italiano, anche da mio padre. Ora, per la prima volta posso comunicare in un posto pubblico che il cinema italiano non è in crisi.” Così Cristina Comencini a LetterAltura, festival di letteratura di montagna in scena dal 22 al 26 giugno a Verbania, durante l’incontro serale di sabato 25 con Ranieri Polese. Nel corso della serata la Comencini affronta una grande varietà di temi, dalle sue vecchie produzioni alla situazione femminile in Italia.

Tema principale però dell’incontro con il pubblico di Letteraltura è l’anticipazione di qualche sequenza del suo film di prossima uscita Quando la notte, ambientato a Macugnaga, sotto il Monte Rosa e non lontano da Verbania.

“É stato un film faticoso: per la troupe e per noi, perché i posti dove abbiamo girato erano raggiungibili solo a piedi o in elicottero. Uno sforzo produttivo pazzesco, eravamo condizionati fortemente anche da ogni minima variazione metereologica.”

Quando la notte è stata una sfida anche autoriale per la Comencini: “il cinema è sempre un po’ scoraggiato dalla montagna, dalle sue difficoltà; e tende ad ambientare le sue storie sempre in città, nonostante l’Italia sia ricchissima di montagne. Io ho cercato di sfuggire, con la regia, all’immagine turistica, da cartolina, della montagna. Volevo rappresentarla come la vedono i suoi abitanti, e in questo il ghiacciaio sotto il Monte Rosa e il paese di Macugnaga, circondato dai monti in quasi in modo incombente, è stato utilissimo. C’è stata un’interazione molto forte tra il cinema e il luogo”.

In Quando la notte Monica (Claudia Pandolfi) è una donna che va in montagna a passare un mese da sola, insieme al suo bambino. Va ad abitare sopra l’appartamento di una guida di montagna (Filippo Timi), che all’inizio le dimostra grande ostilità. Il film è anche l’occasione per indagare a fondo il tema della maternità, secondo l’opinione della Comencini sempre un po’ “idealizzato” nel cinema italiano: “Non bisogna dare per scontata la maternità, banalizzarla. Fare un figlio, oggi più che ieri, è un evento enorme, per una donna. Fare un bambino è una scelta, forte, rispetto a quegli spazi di libertà che la donna faticosamente è riuscita ad ottenere nel tempo. Nel film Quando la notte l’amore della mamma per il bambino non è scontato, è una conquista della protagonista.”

Dal tema della maternità Cristina Comencini passa quasi naturalmente a parlare della condizione della donna in Italia, ricordando il successo inaspettato della manifestazione Se non ora, quando del 13 gennaio scorso. “Mai nella storia c’è stata una manifestazione, partita da quattro persone sul web, che abbia coinvolto in questo modo tutta l’Italia, portandola in piazza anche nei paesi più piccoli. Ma era necessaria: la situazione delle donne italiane, come testimonia l’ultimo rapporto Istat, è davvero al limite per un paese europeo. Le donne italiane sono le più laureate d’Europa, eppure il tasso di occupazione femminile è uno dei più bassi d’Europa, e anche quello di natalità: sono dati Istat, 800.000 donne hanno dichiarato di essere state costrette a lasciare il lavoro appena era arrivata la notizia che erano incinte. Questo in un paese cattolico, dove la maternità dovrebbe essere incoraggiata, è molto grave. Vuol dire che non siamo un paese moderno.”

“Con quella manifestazione noi abbiamo solo detto che non c’è alcuna possibilità per un paese che non fa entrare ancora le donne a pieno titolo nella società. Una situazione esplosiva, in Se non ora, quando non c’entrava il moralismo. Entrava il fatto che c’è un legame profondo tra il modo in cui le donne vengono rappresentate, in modo arcaico e degradante, con la vita reale che fanno. La gente che è scesa in piazza, tra cui moltissimi uomini, questa cosa l’ha sentita.”

“Il potere ha sempre comprato il sesso. Adesso questa cosa viene esibita, ed è dilagata come rappresentazione dappertutto. Ma è un fenomeno molto antico, questa rappresentazione appare sicuramente molto arcaica alle donne ma anche alla maggior parte degli uomini. A me interessa capire, più che i risvolti legali,perché non sono un giudice e non mi interessano, perché l’uomo dalla donna vuole questa cosa così antica. Perché trovarsi di fronte a una donna alla pari, da desiderare e da amare, con cui fare l’amore, possa mettere l’uomo di fronte a una crisi. È interessante vedere cosa c’è dietro questo, non giudicare. Come può essere che un personaggio così straordinario, prendiamo ad esempio Strauss Kahn che era veramente un uomo politico interessante, un economista, un banchiere, una persona di grandi concetti, prenda con violenza una cameriera che pulisce la sua stanza. È una cosa ancora da provare, certo, e non lo giudico; ma dietro questo c’è una povertà di relazione. Interessante è quello, come capire perché i soldati in guerra stuprano sistematicamente le donne. Tutto questo è da indagare e da capire: perché, credo, non corrisponde più al nostro modo di stare insieme. E allora forse più parliamo di questo, più tutti capiamo, più c’è la possibilità che le cose diventino meno violente. Ma dietro queste storie c’è prima di tutto una grande arretratezza. È chiaro che un corpo giovane è più bello di un corpo vecchio, ma se c’è un atteggiamento feticista per il corpo della ragazzina giovane c’è qualcosa che non evolve nella cultura, nel modo di stare insieme. E indagare queste realtà è più interessante che giudicare le persone”

Il discorso si sposta poi sul cinema e sulla trasposizione di Va’ dove ti porta il cuore, primo film della Comencini. “Mio padre mi aveva sconsigliato in tutti i modi di fare quel film. Io ho fatto di testa mia e ci ho creduto, ho adorato quel film ma purtroppo è stato un flop di pubblico. Susanna Tamaro ha voluto che lo girassi io ed io le sono ancora grata per questo. Avevo la possibilità di fare un autentico film popolare, di qualità, dando vita a personaggi che gli italiani conoscevano ed amavano, e farlo arrivare a un grande pubblico. Dobbiamo ricordare che in quegli anni non c’era più il cinema italiano.”

“Siamo stati bravi negli ultimi anni, abbiamo riportato il cinema al pubblico. Il cinema italiano da molti anni non conosceva un successo come quello che ha ora, è una situazione straordinaria: ha veramente riconquistato il pubblico. Certo, il cinema italiano ha ancora tanti problemi, ma paradossalmente oggi la vera crisi ce l’ha il cinema americano. Forse il nostro cinema ha saputo approfittare della attuale mancanza di idee di quello americano; ma anche il pubblico italiano ha dimostrato grande interesse per delle storie italiane. Tutta la mia vita ho sentito parlare di crisi del cinema italiano, anche da mio padre. Ora, per la prima volta posso comunicare in un posto pubblico che il cinema italiano non è in crisi.”

*Comunicato LetterAltura

Una risposta a "E ALLORA!!!!! DA CICOGNA A POGALLO COL SUONO DEL FIUME E IL VENTO FRA I CAPELLI. COL BOSCO, DENTRO IL BOSCO. NATURALE TORNA IL RICORDO IL GIORNO DOPO. GRAZIE A CHI C’ERA, CHI CI SAREBBE STATO E CHI NON HA POTUTO ESSERCI…..ALLA PROSSIMA E COMUNQUE UN ABBRACCIO A TUTTI DAL C.A.C."

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